Magia E Divinazione: Comprendere La Radiestesia In 5 Domande
Sin dai tempi antichi, gli uomini hanno utilizzato pendoli o bacchette da rabdomante per localizzare le acque sotterranee. Questa pratica ancestrale è una delle forme più conosciute di radiestesia. Vi proponiamo di scoprire il significato di questo termine e le applicazioni pratiche di questo metodo in 5 domande.
1- Cosa significa la parola radiestesia?
La parola “radiestesia” è stata creata dagli abati Bouly e Bayard negli anni '20 per designare con un termine scientifico la pratica tradizionale dei cercatori d'acqua.
Questo termine deriva dal latino radius, “raggio” e dal greco aisthesis, “sensibilità”. Significa quindi letteralmente “la sensibilità alle radiazioni”.
L'etimologia di questa parola indica che i cercatori d'acqua e le persone che praticano la radiestesia sono sensibili alle radiazioni emesse da diversi corpi, come il corpo umano ma anche i corsi d'acqua sotterranei.
2- Quali sono le applicazioni della radiestesia?
Uno dei primi radiestesisti e il creatore di questa parola è Alexis-Timothée Bouly (1865-1958), più conosciuto come abate Bouly. Questo sacerdote francese, che fondò l'Associazione degli Amici della Radiestesia nel 1929, era sia cercatore d'acqua che erborista.
La più antica applicazione della radiestesia consiste nell'utilizzare un bastone di legno a forma di forchetta per localizzare le sorgenti d'acqua. Ma non è l'unico utilizzo di questo metodo basato sul raggio dei corpi.
Può anche servire a ritrovare un oggetto perso, un tesoro o una persona scomparsa, a praticare la divinazione con l'aiuto di un pendolo e persino a localizzare i malfunzionamenti nel corpo umano, nell'ambito della “radiestesia medica”.
3- Quali sono gli strumenti dei radiestesisti?
Per sviluppare la loro radiestesia, cioè la loro sensibilità ai raggi, i radiestesisti ricorrono a vari strumenti. Il grande pubblico conosce soprattutto la bacchetta utilizzata in stregoneria per localizzare le acque sotterranee. La bacchetta del cercatore d'acqua è composta da due rami collegati a un'estremità.
Questo strumento di rilevazione, un tempo realizzato in un nocciolo, un nocciolo o un salice, si presenta oggi in versione metallica, ad esempio in acciaio, rame o ottone. L'antenna di Lecher, dal nome del fisico austriaco Ernst Lecher, è un altro strumento derivato dalla bacchetta dei cercatori d'acqua.
Queste bacchette a forma di Y o bacchette parallele non sono gli unici strumenti che i radiestesisti hanno a disposizione. Usano anche il pendolo, in associazione con tavole o quadranti chiamati abachi, per ottenere risposte alle loro domande.
4- Come praticare la radiestesia?
Se vuoi utilizzare la radiestesia per rilevare una fonte, tieni presente che le bacchette devono essere tenute tra le mani distanti circa 25 cm, con i gomiti attaccati al corpo e le mani all'altezza del cuore.
Un altro strumento imprescindibile per praticare la divinazione è il pendolo, che può essere in legno, pietra o metallo. Qualunque sia il materiale utilizzato, si presenta sempre come un peso appeso a un filo.
È abbastanza facile costruire il proprio pendolo. Ma attenzione: l'uso di un pendolo divinatorio richiede un minimo di formazione e precauzioni! Questo strumento di divinazione è personale e non deve essere prestato. Deve anche essere purificato e ricaricato prima di ogni utilizzo.
5- Come utilizzare un pendolo di radiestesia?
Quando si inizia con questa pratica divinatoria, è preferibile scegliere un pendolo di piccole dimensioni e di forma semplice, ad esempio a forma di palla, goccia o cono. Per una migliore maneggevolezza, puoi optare per un pendolo in legno leggero, come una palla di bosso.
Non dimenticare di purificare e ricaricare il pendolo prima del primo utilizzo. Prenditi anche il tempo di portarlo con te, in una piccola borsa, affinché possa impregnarsi delle tue vibrazioni personali e fornirti risposte più precise.
Ecco altri consigli da conoscere per le tue sessioni di divinazione vere e proprie:
• Sistemati da solo/a, in un luogo tranquillo, lontano da apparecchi che emettono onde elettromagnetiche.
• Fai vuoto nella tua mente e riconnettiti con te stesso.
• Tieni il pendolo con la mano dominante, posizionando la catenella tra il pollice e l'indice rivolti verso il basso.
• La catenella non deve essere avvolta attorno a un dito né passare sull'indice.
• Posiziona il tuo avambraccio parallelo al suolo, con il gomito leggermente staccato dal corpo e il polso leggermente flesso.
• Stai dritto, ma senza tensione o irrigidimento muscolare nel braccio, nel polso o nella mano.
• Fai pendere il pendolo a circa 10 cm dal tuo pollice per i principianti. Il resto della catenella è tenuto dagli altri dita, nella tua mano chiusa.
Prima di porre domande, è consigliato praticare esercizi di presa in mano del pendolo. Fai muovere il pendolo su e giù, da sinistra a destra, in senso orario e in senso antiorario per imparare a maneggiare bene questo strumento e testare la sua ricettività.