Il Mondo è pieno di miti e leggende interessanti, a volte simili, a volte completamente diversi da un capo all'altro del globo. Ogni volta, però, impariamo di più su noi stessi, sui nostri antenati e su come immaginavano il funzionamento e la creazione del Mondo.
Australia: Il serpente più grande del mondo
Questa leggenda è la quintessenza della mitologia australiana e una delle più conosciute in Australia. Ci sono numerose variazioni regionali scolpite dalle centinaia di culture e gruppi linguistici indigeni diversi, ma il loro punto comune è che all'alba dell'umanità un enorme serpente dormiva sotto la superficie della Terra fino a quando emerse un bel giorno per risvegliare i diversi gruppi di animali. Muovendosi attraverso il paesaggio creò colline, laghi, valli e fiumi dove la Terra era fino ad allora vergine e piatta.
Egitto: La Creazione del Mondo
All'inizio c'era solo un oceano. Poi un uovo apparve sull'acqua e Râ (il sole) nacque da esso. Râ diede alla luce quattro figli, gli dei Shou e Geb e le dee Tefnout e Nout. Shu e Tefnout divennero l'atmosfera. Stavano su Geb, che divenne la terra, e sollevavano Nout, che divenne il cielo. Râ regnava su tutto. Ed è così che il Mondo come lo conosciamo sarebbe stato creato, secondo la mitologia egiziana.
Inghilterra: Il Mito di Stonehenge
Ci sono molte leggende sulla creazione di Stonehenge, sulla sua origine e utilità. Secondo una delle più diffuse, questo famoso cerchio di pietre sarebbe stato creato da Merlino, il mago della leggenda di Re Artù e della Tavola Rotonda. Si dice che abbia trasportato magicamente le pietre dall'Irlanda, dove erano state raccolte dai giganti. Un'altra leggenda sostiene che queste pietre siano state trasportate ed erette dai danesi durante la loro invasione per benedire la Nuova Terra scoperta e servire loro come tempio. Una leggenda molto meno diffusa ma piuttosto divertente afferma che si tratti dei "piedi" delle statue dell'Isola di Pasqua.
Azteco: Un coccodrillo pericoloso
Cipactli è uno dei personaggi principali della mitologia azteca. È in parte coccodrillo, in parte pesce e in parte rospo o rana, di sesso indefinito. Sempre affamato perché ogni articolazione del suo corpo sarebbe composta da una bocca.
Un giorno, gli dei decisero di ucciderlo e utilizzare il suo corpo per formare la Terra. Il dio Tezcatlipoca usò il suo piede per attirare Cipactli e quest'ultimo fu divorato. Gli dei decisero quindi di allungare il corpo di Cipactli in quattro direzioni, liberando così l'universo dal suo corpo.
La sua testa divenne i tredici cieli, la sua coda il mondo sotterraneo e la sua parte centrale la Terra.
Tuttavia, nonostante tutto, la bestia non era ancora morta e gli dei le fecero la promessa di sacrifici regolari. Quando questi sacrifici venivano disturbati, la leggenda dice che la bestia esprime il suo malcontento attraverso terremoti ed eruzioni vulcaniche.